Nope di Jordan Peele, recensione del nuovo horror
Come sempre il regista americano mette in scena un horror classico e allo stesso tempo atipico, mai scolastico né scontato.

Nope recensione del nuovo horror di Jordan Peele distribuito da Universal Pictures. Da oggi 10 agosto al cinema.
Vi avevamo già parlato lo scorso mese di febbraio dell’uscita horror estiva (e forse dell’anno) più attesa e richiesta. Stiamo parlando del nuovo film scritto diretto e prodotto da Jordan Peele che in sole due pellicole (Scappa – Get Out, Noi – Us, già dei grandi classici) è riuscito a diventare uno dei grandi registi horror contemporanei. Titolo del nuovo film è Nope.
Quella che segue è la nostra recensione no spoiler dopo aver visionato l’anteprima stampa. Ricordiamo che il film sarà disponibile nelle sale cinematografiche a partire dall’11 agosto distribuito dalla Universal Pictures. Una data un bel po’ strana che speriamo non sia da ostacolo alla visione e diffusione del film.
LA TRAMA
In una gola della California nei pressi di Hollywood vivono due famiglie proprietarie di due fattorie. Da una parte i fratelli Haywood (Daniel Kaluuya e Keke Palmer), allevatori e addestratori di cavalli. Dall’altra Ricky “Jupe” Park (Steven Yeun) e il suo villaggio far-west per famiglie Jupiter’s Claim. Le due famiglie si ritrovano a essere testimoni di una scoperta tanto incomprensibile quanto inquietante.
NOPE – LA RECENSIONE
Jordan Peele si conferma ancora una volta come uno dei migliori registi horror in circolazione e lo fa con una pellicola tutt’altro che facile e scontata. Il regista ex attore comico riesce a sorprendere e convincere con una storia fuori dal comune, fuori dal normale che ripercorre un po’ la strada dell’orrore cosmico che trova in H.P. Lovecraft il suo padre fondatore per farla propria, ammodernarla e renderla terrificante e scioccante. Addirittura quasi reale per dirla tutta. Lo fa con un cast di primissimo livello, bravissimi i tre protagonisti Kaluuya, Palmer e Yeun. I tre riescono a tenere in piedi un film complicato riuscendo a mantenere una centralità e una forza attrattiva centrale non proprio comune.
Inoltre i personaggi hanno tutti un vissuto, un’essenza che li fa risultare veri, vivi.
EFFETTI SPECIALI IMPORTANTI MA NON INVADENTI
Per la prima volta Jordan Peele si rifà anche agli effetti speciali che sono ben dosati e seppur fondamentali all’interno del film, mai eccessivi o invadenti. Come dicevamo la parte principale è demandata quasi esclusivamente ai “personaggi umani” e ai paesaggi, bellissimi di un’America selvaggia e sconosciuta a due passi dalle grandi città.
NOPE: RECENSIONE – CONCLUSIONI
In fin dei conti Nope è una pellicola selvaggia, un film che va vissuto sulla propria pelle, sentito e fatto proprio. Una storia pazza, fuori dal mondo, ma allo stesso tempo all’interno della nostra storia contemporanea. Non a caso negli USA e Canada nel solo primo week end ha incassato già oltre 60 milioni di dollari conquistando il primato del botteghino, Nope è un film che merita, un horror vero, classico e allo stesso tempo atipico, comunque mai scolastico né scontato.