The Halloween of the Tarots di Silvia Alonso – La Domenica Horror

Racconto speciale di Halloween della rubrica di racconti La Domenica Horror




The Halloween of Tarots
The Halloween of the Tarots LetteraturaHorror.it propone per la nuova rubrica “La Domenica Horror” un racconto scritto da Silvia Alonso . È possibile leggere un estratto qui sotto e, poi, scaricarlo gratuitamente in formato pdf.

Se vuoi pubblicare anche tu un racconto nella nostra speciale rubrica La Domenica Horror scrivici a 
  redazione@letteraturahorror.it proponendoci il tuo racconto corredato da un’immagine, oggetto della mail dovrà essere “La Domenica Horror”. Ogni domenica verrà pubblicato un racconto horror!



THE HALLOWEEN OF THE TAROTS – L’HALLOWEEN DEI TAROCCHI

Era l’ultima notte di ottobre, la notte delle tenebre.
Lo sguardo metallico di un plenilunio ceruleo gettava una lama di sangue su quella landa di rovi, cenere e abiezione segnata con le stimmate della desolazione.
Due alte torri all’orizzonte, sospese in bilico sopra il culmine del vuoto, incorniciavano quel paesaggio enigmatico dove alcuni scorpioni strisciavano silenti verso il confine dell’ignoto.
Si udì ad un tratto un boato, un muto lamento, uno stridere implosivo che pareva prolungare all’infinito il tanfo stagnante di quella putrida melma marcescente.
Era quello il momento per l’abisso di risorgere sulla spirale del tempo. Oltre il confine dello Stige, su un trono di spine crocifisso, la scala ritorta della vita si sarebbe oscurata, offuscata dall’eclisse.
L’oscurità avrebbe vinto sulla luce, le tenebre sul giorno, le ceneri sulle carni, le ombre sui corpi. Gli spiriti sulle anime. I gemiti strozzati negli incubi a mezz’aria sui sogni nitidi ad occhi aperti. Sulla ridente salute la malaria.
Destituiti gli angeli, si liberarono finalmente i Demoni, le cui trombe allora squillarono un Giudizio Finale a canone inverso, baccanali soffiando nei corni di Pan e mantra orfici di un sapore perverso.
Per una notte soltanto, ogni ordinario equilibrio si rovesciò, come se lo stesso cono ad imbuto del cratere del mondo che era l’Inferno, di colpo si fosse mutato, e la leggerezza insostenibile di un Eden eterno venisse travolta da un invincibile, perenne inverno. [SCARICA IL PDF E CONTINUA A LEGGERE IL RACCONTO]



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