The Rope Curse 2 recensione
Un horror sovrannaturale taiwanese tra spiritismo e cultura tradizionale diretto da Shih-Han Lieao

The Rope Curse 2, recensione del nuovo horror sovrannaturale taiwanese di Shih-Han Lieao disponibile sulla web tv Netflix.
Negli ultimi mesi il servizio di streaming più famoso al mondo, Netflix, ha orientato buona parte della sua programmazione horror su prodotti provenienti dall’Asia. Tra Corea del Sud (la serie Sweet Home, il film The Call), Giappone (Alice in Borderland) e Taiwan (Detention) la webtv non si è fatta mancare niente. Dal 30 dicembre scorso è online e disponibile in streaming per tutti, un nuovo horror sovrannaturale proveniente da Taiwan dal titolo The Rope Curse 2.
TRAMA
Jia-min, una ragazza molto sensibile al paranormale, cerca di evocare “Yi-A-Gu” con due fuochi. Huo-ge, un monaco taoista, aiuta Jia-min a sottomettere lo spirito quando la situazione sfugge di mano. Huo-ge possiede poteri soprannaturali ma ha perso la volontà di esorcizzare i demoni durante una battaglia con il demone thailandese cinque anni fa. Mentre l’ondata di suicidi continua, il villaggio è gettato nel caos. Un’altra battaglia sta per iniziare
THE ROPE CURSE 2 RECENSIONE
Tra i film asiatici, l’ultimo arrivato è il film The Rope Curse 2 diretto da Shih-Han Liao. Un horror sovrannaturale che rimarca, così come nella serie Detention, una forte connotazione tradizionale della cultura locale incentrata per lo più sul Taoismo. Il Taosimo non è rappresentato solo come fattore religioso e tradizionale, ma come vera e propria filosofia di vita.
Se volete immergervi, quindi, in questa incredibile dottrina e scoprire come noi una cultura lontano e incredibilmente mistica questa pellicola horror Netflix è l’ideale.
UNA STORIA NON INNOVATIVA MA UN PUNTO DI VISTA DIFFERENTE
La storia non ha niente di innovativo. Anzi diremmo che è abbastanza usata e riutilizzata da buona parte del cinema di genere. Insomma, uno spirito maligno che si vuole impossessare delle anime e dei corpi umani più deboli per dare vita sulla terra a un regno oscuro è uno dei cliché più comuni del cinema horror. Il punto di vista presente nel film di Shih-Han Liao, però, è particolare e tutto da scoprire, così’ come è da scoprire il modo in cui si cerca di fermare questa avanzata oscura.
PUNTI NEGATIVI
The Rope Curse 2, però, presenta alcuni gravi problemi sotto il punto di vista tecnico e registico, con effetti speciali quasi elementari e spesso ingenui. Sembra quasi di assistere a un film di passaggio tra la cinematografia degli anni ’70-’80 a quella attuale. Peccato poiché il pathos perde in credibilità.
Le prestazioni da parte del cast, invece, sono abbastanza in linea con la classica pellicola asiatica, un po’ distante dai nostri canoni, ma non per questo da scartare. Anzi.
THE ROPE CURSE 2 RECENSIONE: CONCLUSIONE
In conclusione, come sempre, vi lasciamo un nostro parere del tutto personale. The Rope Curse 2 è da vedere o no? A noi non è dispiaciuto. Si poteva far di meglio, soprattutto a livello tecnico, ma stiamo parlando di un mondo cinematografico che sta emergendo in questi ultimi tempi. Di strada ce ne è tanta da fare, ma la via intrapresa è buona. Un piccolo credit per voi, il film ha una scena finale che viene dopo i lunghi titoli di coda tutti in cinese. Incomprensibili ovviamente per chi non conosce la lingua quindi vi consigliamo di andare direttamente a quando mancano 1’27” alla fine per l’ultima potente scena. Il film è in lingua originale, sottotitolato in italiano.