Rubrica – “Libreria d’Annata” – “Morte per magia” a cura di Otto Penzler
“Morte per magia” a cura di Otto Penzler (Armenia, 1979) è l’antologia horror analizzata dallo scrittore Nicola Lombardi per la rubrica “Libreria d’annata”
Crediamo di non esagerare se affermiamo che l’antologia Morte per magia – Tredici storie del mistero e del brivido (pubblicata in Italia da Armenia nel 1979) è una vera prelibatezza. La raccolta originale, curata da Otto Penzler, risale al 1976, e ha un titolo originale molto significativo: Whodunit? Houdini?, gioco di parole che unisce a un interrogativo (chi l’ha fatto?) una possibile risposta (il mago Houdini?). Abbiamo così già il programma dell’antologia, ovvero una collezione di racconti in cui le dinamiche di un crimine, per quanto all’apparenza impossibili, potrebbero essere alla portata di un cervellotico genio della magia o dell’illusionismo.
Apre Clayton Rawson (investigatore e membro della Society of American Magicians) con Da un altro mondo, racconto che vede protagonista il grande Merlini, celeberrimo prestigiatore newyorchese attivo nella prima metà del Novecento.
A seguire, troviamo: Nella casa di Suddhoo, un racconto sulla magia-ciarlataneria indiana, per la penna di Rudyard Kipling; Abbastanza corda, del ben noto mistery writer John Collier, imperniato sui trucchi dei fachiri; Il nuovo uomo invisibile, scritto da un altro esperto di delitti impossibili, Carter Dickson (pseudonimo di John Dickson Carr), che ci racconta di una pistola impugnata da un guanto vuoto; Mosca cieca, di Frederick Irving Anderson, incentrato sulle imprese di Godahl, ladro la cui intelligenza lo rende praticamente infallibile; Il Signore del Tempo, di Rafael Sabatini, sugli enigmi legati alla vita del misterioso Conte di Cagliostro; arrivando poi a Papa Benjamin, di William Irish, ovvero l’immenso Cornell Woolrich!
Un amico di Borges, l’argentino Manuel Peyrou, propone quindi il suo Giulietta e il mago, prima che Maxwell Grant – creatore del popolarissimo detective conosciuto come l’Ombra – ci racconti cosa combina il mago Norgil ne Il mago pazzo. In realtà, dietro lo pseudonimo di Grant si nasconde un grande esperto di magia, Walter Gibson, autore che si ripresenta col suo vero nome nella storia successiva, Una notte a Parigi.
Ben Hecht, prolifico autore hollywoodiano, firma con L’ombra un racconto sul meraviglioso Sarastro, ciarlatano di prima categoria, dopodiché un altro astro nel firmamento della narrativa del mistero, il pluripremiato Stanley Ellin, ci trascina nel vortice di una scommessa letale, aspettando col fiato sospeso che arrivi per il protagonista Il momento della decisione.
La chiusura della raccolta è affidata infine a Erle Stanley Gardner (ideatore dell’imbattibile avvocato Perry Mason), con La mano è più veloce dell’occhio, una delle settantacinque avventure che vedono protagonista l’anomalo investigatore Lester Leigh.
Dalla prefazione del curatore: “In questo volume, alcuni dei più abili scrittori del mondo hanno esplorato le molte vie del magico: il brillante, gaio mondo degli spettacoli d’illusionismo; il più oscuro regno del crimine e del delitto, e il nero, vellutato olimpo del terrore puro. […] Talvolta, dare una risposta vi sembrerà impossibile. Ma non sforzatevi troppo: potreste preferire non conoscerla affatto.”
Ma noi, le risposte, le vogliamo conoscere, anche se sconvolgenti o impressionanti; anzi, più lo sono e meglio è. Non è vero?