Report – Tutto il nero del Pisa Book Festival




Tutto il nero del Pisa Book Festival. Reportage a firma dello scrittore e sceneggiatore Ivo Gazzarrini
Domenica 8 novembre, mattino. Sono pronto. Occhiata a mia moglie. “Vai tranquillo” mi dice.
In realtà in casa regna il caos assoluto. Il più grande, cinque anni, si veste contro voglia e rumorosamente: vedo volare pantaloni del pigiama da una parte, maglia dall’altra. La piccoletta, venti mesi, mi segue e quando prendo il giacchetto allunga la mano e dice: “anch’io”.
Non appena si rende conto che non verrà fuori s’incazza e comincia a piangere.
Come dicevo: il caos assoluto.
Lampo di genio di mia moglie: “venite qua si guarda andare via babbo dalla finestra!”
Strombetto con il clacson e mi salutano tutti contenti.
Andata! Parto con la benedizione di tutti alla volta del Pisa Book Festival.
La colonna sonora del film Vampiros Lesbos (di Jess Franco) mi fa compagnia fino a destinazione.

Parcheggio. Biglietto. Dentro.
So già dove andare, il resto poi verrà da sé.
Mi reco allo stand de Il Foglio Letterario e mi soffermo a salutare l’editore, Gordiano Lupi. Indica il libro Bruno Mattei – l’ultimo artigiano che ho scritto insieme a lui. Mi dice che si difende ancora bene. Sono in fibrillazione per la loro ultima fatica Sex Grindhouse – from Pisa with love, raccolta di racconti erotici/cinematografici curata da Simone Giusti che di lì a poco andranno a presentare.
Mi affretto allo stand della Nero Press. Posseggo almeno il sessanta per cento del loro catalogo ebook. Voglio un loro cartaceo ma soprattutto sono emozionato perché ho tanta voglia di conoscerli. Daniele Picciuti e Laura Platamone sono persone stupende ed estremamente gentili. Compro due libri: Roma caput zombie di Marco Roncaccia e Exilium: L’inferno di Dante di Kim Paffenroth consigliato da Daniele (non riesco ancora a capire come mi sia sfuggito. Io che amo gli zombie, mah!). Mi offrono il loro spazio come appoggio per giacchetto (che caldo!) e libri (grazie ragazzi) e continuo il mio giro fra le esposizioni, in direzione della Sala Azzurra, dove ci sarà la presentazione di Sex Grindhouse.
Gli autori presenti si alternano sul palco scanditi da alcuni passaggi dei loro brani. Un’ora che vola via in fretta, molto divertente e ben organizzata da Simone Giusti.
Finito l’incontro “erotico” vado fuori, mi giro una sigaretta e me la fumo con calma. Prendo contatti attraverso il messenger del mio smartphone con Francesco Balestri lettore instancabile e blogger de La Bancarella del libro che sono felice d’incontrare qua, nel pomeriggio.
Torno dentro il palazzo dei congressi. Osservo libri, persone, cover e penso che è tutto così bello. Mi sento avvolto nelle parole. Frasi mute, urlate dai libri. Immagino ogni volume vibrare, le storie sgomitare per uscire, per farsi sentire. Poi tutto si trasforma in un inferno dantesco dove ogni libro agonizza chiedendo di essere aperto, di essere letto, di essere condiviso… e io vorrei farlo, Dio quanto vorrei. Leggere è bellissimo e questo posto è stupendo.
Mi fermo allo stand della Carmignani Editrice. Hanno 24 Ore di Stefano Rossi esposto, libro di cui scrissi una recensione che potete rileggere qua. Acquisto 7 vizi per 7 capitali antologia di racconti noir e thriller di vari autori, fra i quali il già citato Rossi e David Falchi. Dalla quarta di copertina: “… Questa antologia nasce per dare libero sfogo ai nostri istinti di essere umani, collocati però in un preciso contesto geografico…” in sette capitali europee.
Salgo al piano superiore e trovo la Viola edizioni. I titoli in catalogo sono molto interessanti. Ne adocchio quattro o cinque, alcuni segnalati su questo sito. Acquisto L’alba di un giorno sconosciuto di Simone Bocci, una storia distopica post-apocalittica con protagonisti due fratelli completamente diversi l’uno dall’altro.
Scendo nuovamente al piano inferiore. Ho fame e sono quasi le quattordici. Mi faccio un tramezzino e un caffè.
Tappa allo stand della Odoya. Da loro prendo E morì a occhi aperti di Derek Raymond, primo romanzo della celebre serie della Factory, su consiglio della disponibilissima ragazza/Odoya, al fine di colmare una mia grossa lacuna riguardo lo scrittore britannico. Il loro catalogo offre perle come Guida al cinema horror, Guida alla letteratura horror e molte altre. Volumi illustrati che arrivano anche alle 700 pagine. Cult.
Continuo nel giro ma sono agli sgoccioli, di tempo, di denaro e fisicamente. La mia andatura si fa lenta e comincio a strascicare i piedi come uno zombie. Mentre decido di tornare alla Nero Press per recuperare la mia roba, il mio cervello registra qualcosa di sospetto in uno stand dove ci sono alcuni bambini. Torno indietro. Il banco è quello de La Corte editore e davanti ai miei occhi ci sono molti libri thriller, l’altra metà dello spazio espositivo è occupato da libri per ragazzi. I due giovani della casa editrice sono gentilissimi e mi consigliano alcuni volumi. Prendo un thriller/horror italiano ambientato in un paesino dell’Appennino: Il necromane di Davide Lorenzelli. In un paesino degli Appennini spariscono delle ragazze. Il ritrovamento dei loro corpi orrendamente mutilati non è altro che la miccia che fa esplodere la follia dell’intero paese.

Recupero la roba custodita dai simpaticissimi Daniele e Laura della Nero Press e vado fuori. Sono soddisfatto e devo rientrare. Nel frattempo Arriva Francesco Balestri, persona fantastica. Due chiacchere e via lungo la strada del ritorno.

ALCUNE FOTO SCATTATE DALL’AUTORE



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