Recensioni – “Vesuvio Breakout” di Giorgio Riccardi




Vesuvio Breakout” di Giorgio Riccardi è il nuovo romanzo horror zombie targato Dunwich Edizioni. Leggi trama e note sull’autore
Come suggerisce il titolo, l’esordio di Giorgio Riccardi, Vesuvio Breakout, è una zombie novel, ma dal carattere forte e distinto, una voce fuori dal coro rispetto a tanti altri romanzi di argomento simile. Conosciamo le vicissitudini del protagonista, M., un ragazzo come tanti altri, tramite le email e il diario che tiene per ricordare gli eventi incredibili di cui è testimone e per preservare la propria sanità mentale in un mondo che non è più quello che noi conosciamo. La forma epistolare/diario è efficace e utilizzata nell’horror fin dai tempi di Bran Stoker, e Vesuvio Breakout ne è un’ulteriore e più recente conferma.


Ma le novità sono altre. In primis l’ambientazione. È molto raro trovare romanzi che trattano di morti viventi ambientati in Italia, e ancora di più lo scoppio di un’epidemia zombie in seguito all’eruzione del Vesuvio, spaventosa e devastante già di per sé. Non dimentichiamoci della denuncia socio-politica, con la spaccatura tra nord e sud Italia, drammatica dopo la catastrofe ambientale, e il problema dell’immigrazione, tematica scottante anche nella realtà degli ultimi anni. Altro elemento portante, sul quale si poggia la forza della scrittura di Riccardi e l’efficacia della sua opera, è il non dare troppe spiegazioni. Di per sé potrebbe essere spiazzante, ma in questo modo il lettore può lavorare con la fantasia e concentrarsi sulla straordinaria umanità di (quasi) tutti i personaggi, la faccia pulita di Napoli. Non possiamo fare a meno di affezionarci ai sopravvissuti e alle loro storie, e di gioire con loro delle piccole conquiste quotidiane che in un mondo post-apocalittico assumono un valore ancora più elevato, e a soffrire con loro per le disgrazie che purtroppo ma inevitabilmente sono destinati a subire. Come accennavo poco sopra, i punti interrogativi sono molti, sia sull’origine dell’epidemia che sulla sua diffusione, sia su altri filoni della trama (un ipotetico serial killer che stipa le sue vittime nella cella frigorifera di un minimarket) che sulla moralità di alcuni personaggi. Ma il bello è giungere alle proprie conclusioni.
Vesuvio Breakout è inoltre un romanzo di formazione. M. passa dalla paura di volare alla consapevolezza di se stesso e della sua parte nel mondo, ossia la ricerca della verità e l’aiuto dei più deboli, cercando di non perdere mai la speranza e la lucidità. Un personaggio dalle mille sfaccettature, così come l’ottimo romanzo di Riccardi.


Chiara Borloni



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