The Outsider di Stephen King, recensione

Un romanzo che oscilla tra orrore cosmico e male assoluto all'interno di un'America che si è riscoperta cambiata. Un It del nuovo millennio?




The Outsider recensione

The Outsider recensione del nuovo thriller – horror di Stephen King edito da Sperling & Kupfer. Per trama e note sull’autore clicca qui

Quando si parla di Stephen King bisogna sempre stare attenti. Il mondo dei lettori del Re del terrore si divide in due grandi gruppi, chi lo ama sfegatatamente e non ammette critiche negative nei confronti dei suoi scritti, che vede come oro colato ogni singola battuta scritta da King e chi, invece, critica apertamente, anche senza ragione, il nuovo lavoro dell’autore del Maine.
Come tutte le cose la virtù, anche in questo caso, starà nel mezzo sebbene chi scrive protende di più verso la prima idea di come avvicinarsi a un libro scritto da Stephen King.

THE OUTSIDER – LA RECENSIONE

Fatta questa dovuta premessa vogliamo subito dire che a noi The Outsider è piaciuto. Ritmo incalzante, sviluppo dei personaggi, dialoghi sempre freschi e mai scontati, inserimento in un contest reale e credibilissimo di eventi sovrannaturali e immaginifici, orrore come metafora e finale intrigante sono i veri punti di forza di questo romanzo che non lascia respiro.

The Outsider, probabilmente, non è uno dei tanti capolavori a cui il re ci ha abituato, ma possiamo dire con assoluta certezza che è un romanzo che terrà incollato il lettore dalla prima all’ultima pagina grazie al ritmo serrato e alla, ormai consueta, forza attrattiva che ogni parola scritta da King ha sul lettore.

Oltretutto, è un bel horror e si va a inserire all’interno di due filoni narrativi dell’opera mastodontica di Stephen King. Ovvero da un lato il filone che fa capo all’horror in pieno stile, del male assoluto di lovecraftiana memoria. Dall’altro grazie al legame con il personaggio di Holly Gibney all’interno della saga di Mr. Mercedes, una saga tra il thriller e l’horror che con The Outsider ha in comune parte dei personaggi e momento e ambientazione storica degli Stati Uniti post crisi economica combattuti tra Obama e Trump.

UN IT CONTEMPORANEO?

Nell’avvicinarsi a questo testo abbiamo letto da più parti che con The Outisider, King, abbia voluto riproporre l’orrore di It sotto una veste più contemporanea, ambientato non più negli anni ’80 durante una guerra fredda che si stava avvicinando ormai al declino, ma nell’America trumpiana contemporanea. Ebbene sì sotto il punto di vista sociale e di ambientazione e dello sviluppo dei personaggi (come sempre tre dei punti forte dell’autore del Maine) il paragone calza a pennello, ma guai a paragonare The Outsider a uno dei massimi capolavori di Stephen King, il paragone mortificherebbe It in quando da considerarsi romanzo “assoluto”, uno dei capisaldi della letteratura contemporanea, ma mortificherebbe lo stesso nuovo arrivato in quanto non gli riconoscerebbe la giusta identità.
Secondo noi The Outsider merita anche più di una possibilità.

Voto della redazione: 3.5/5

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