Recensioni – “La marea nasconde ogni cosa” di Cilla e Rolf Börjlind


Stoccolma, 2011. Olivia Ronning è una giovane allieva dell’Accademia di Polizia svedese che, nel corso di un compito per le vacanze, si imbatte in un caso irrisolto risalente a 27 anni prima, un omicidio avvenuto sulla nell’isola di Nordkoster: una donna incinta venne sepolta viva sulla spiaggia durante una notte di marea sigiziale, tre ombre nella notte le lasciano fuori solo la testa, perché muoia soffocata lentamente.
Un delitto irrisolto, intorno a cui ruotano parecchi misteri e volti, con un unico testimone: Ove Gardman, un bambino di soli 8 anni, adesso diventato un avvenente biologo marino e trasferitosi per lavoro in Costa Rica. Su quello stesso caso anni prima anche il caro defunto padre di Olivia, Arne, aveva iniziato le indagini, insieme ad un altro misterioso collega, Tom Stilton, di cui adesso nessuno ha più traccia né piacere di parlare. Contemporaneamente per le strade della città si sta scatenando un’onda di violente barbarie ai danni dei senzatetto, da parte di una banda di adolescenti che, dopo aver seviziato e torturato le loro vittime, caricano i filmati sul web e li rendono pubblici. Su di loro nessuno sa niente, tranne che portano tatuaggio sul braccio: un cerchio con incise due iniziali KF.
Chi perpetra queste violenze ai senzatetto? Chi era la donna uccisa e ritrovata sulla spiaggia? Perchéè stata uccisa? Che fine ha fatto Tom Stilton? Rapita dalla volontà di risolvere i misteri e soggiogata dall’onda di eventi che si susseguono, la caparbia Olivia, decide di ripercorrere le tappe dell’indagine, imbattendosi, nella sua ricerca, in alcune femmes fatale, quali Jackie Berglund, ex escort di lusso adesso proprietaria di un centro per appuntamenti, presente sul luogo dell’assassinio, oppure la tenace Eva Carlsén, giornalista sociale, che la aiuterà nel caso; non mancano anche pittoreschi personaggi al limite tra criminalità e legalità come il Visone, un ometto piccolo e viscido ma che sa il fatto suo e l’affascinante Abbas el Fassi, il lanciatore di coltelli e croupier, che ogni tanto collabora con la polizia utilizzando mezzi alternativi. Ognuno di loro intreccia la propria storia personale in un modo o nell’altro con quella di Olivia e con il caso Nordkoster, in un susseguirsi mozzafiato di scoperte, rivelazioni, testimonianze, dove, non mancano sentimenti di vendetta, disprezzo, ma anche collaborazione, senso di giustizia, amicizia, parecchi omicidi e anche un viaggio intercontinentale.
Un romanzo corale, quello di Cilla e Rolf Borjlind, che si compone di tutti i pregevoli ingredienti che dovrebbero far parte di un buon thriller: complessità, inattendibilità, climax ascensivo. Anche se, forse, un po’ privo di carisma, il personaggio principale, Olivia, l’allieva dell’Accademia di Polizia, conduce i giochi alternando il suo punto di vista a quello di molti altri, riuscendo in tal modo a creare un gioco creativo interessante e una coralità piacevole, che raramente stonano o annoiano, accaparrandosi parecchie simpatie.
La bellezza di questo testo, oltre alla notevole struttura narrativa di cui si compone, è che non ci sia un solo personaggio che non nasconda qualcosa, che non abbia un lato oscuro su cui il narratore esterno indugia per un attimo, lasciando molto alla libera fantasia ricreativa del lettore.
La bellezza di questo testo, oltre alla notevole struttura narrativa di cui si compone, è che non ci sia un solo personaggio che non nasconda qualcosa, che non abbia un lato oscuro su cui il narratore esterno indugia per un attimo, lasciando molto alla libera fantasia ricreativa del lettore.
E’ un mondo intenso, ricco, complicato, dove le passioni si mescolano, più che negli ambienti fisici qui poco considerati, in quelli insondabili della mente, del cuore e della stessa cronaca cittadina, nei problemi di ordine sociale, nelle differenziazioni tra chi ha potere per denaro e chi ce l’ha perché se l’è guadagnato sul terreno con spargimento di sangue e un pizzico di illegalità, tra chi deve prostituirsi per arrivare a fine mese, come la bella Ovette dalla chioma azzurra, chi sente il bisogno di condividere sulla rete per avere un’identità come i ragazzini della banda criminale, chi vuole riscattare la famiglia, come il piccole Acke, chi vendicare un amore strappato alla vita, come il misterioso Nils Wendt, fulcro fondamentale di tutto l’intreccio.
Le stratificazioni sociali sono tante come nella vita reale: dal senzatetto al grande magnate di azienda, la violenza non risparmia nessuno, così come il dolore della perdita e la forza potente della verità.
Nonostante sia evidente la differenza tra prima parte, notevolmente più curata rispetto alla seconda, nel complesso la lettura prosegue avidamente mossa dalla curiosità di incastrare insieme i pezzi di quell’intricato puzzle narrativo.
Nella finestra aperta su questo mondo i due autori richiameranno sicuramente un largo successo di pubblico, e lasciano tanti semi che porteranno frutti su cui poter lavorare in un futuro magari, chissà, con un sequel.
La marea nasconde ogni cosa è vero, ma forse la verità potrà venire a galla.
Infondo, Olivia, a quella spiaggia era destinata fin dall’inizio.
VALUTAZIONE – Buono (4 stelle)
SCHEDA DEL LIBRO
Titolo: La marea nasconde ogni cosa
Titolo originale: Springfloden
Autori: Cilla e Rolf Börjlind
Traduzione: Alessandro Storti
Editore: Editrice Nord
Data di Uscita: 11 aprile 2013
Pagine: 384
Prezzo: 17,50€
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