Recensioni – L’orrore di Lovecraft di Esescifi




22-12-2018

L’orrore di Lovecraft” del Circolo Culturale Esescifi è la nuova antologia  horror dedicata a H.P. Lovecraft e recensita da LetteraturaHorror.it. Per leggere sinossi e maggiori info clicca qui
Il Circolo Culturale Esescifi di Mario e Antonio Colombo è attivo ormai da molti anni nel campo della letteratura di fantascienza e horror con i premi Esescifi ed Esecranda: col tempo è diventato un vero e proprio punto di riferimento per moltissimi appassionati, sia autori affermati sia semplici dilettanti, che si vogliono cimentare nell’ambito del fantastico in tutte le sue accezioni.


I seguaci della narrativa orrorifica ovviamente sono confluiti nel premio Esecranda consacrato all’horror puro. A questo concorso è stato affiancato, da qualche tempo, anche quello dedicato alla sempre “popolare” figura del grande H.P. Lovecraft. Così, nel 2015, è stato pubblicato il volume L’Universo di Lovecraft con 16 racconti di autori italiani, 4 saggi e una nuova traduzione del racconto lovecraftiano The Tomb. Vista la buona risposta dell’iniziativa è stato deciso di dare un seguito al progetto – che proseguirà anche in futuro con altre antologie – e il risultato è il presente – e poderoso – L’orrore di Lovecraft.
Questa volta il materiale giunto in redazione è stato davvero imponente: sono stati così selezionati, per questa antologia, ben 40 racconti: ci sono inoltre 4 saggi e, nell’edizione Deluxe, anche una nuova traduzione di L’orrore di Dunwich del Solitario di Providence.
Certo si possono fare alcune riflessioni su operazioni di questo genere: siamo di fronte ad un fenomeno positivo, testimonianza di un genuino fermento per l’horror e “l’universo di Lovecraft”, oppure c’è il rischio di trovarsi di fronte ad un calderone delirante in cui confluisce di tutto senza un vero e proprio discrimine fra il prodotto di qualità e la paccotiglia? Leggendo i racconti presenti in L’orrore di Lovecraft l’impressione generale è che si tratti, in ogni caso, di un’operazione genuina e da incoraggiare anche se il livello complessivo non è sempre entusiasmante. Spesso si nota la tendenza a ripetere un po’ gli stessi schemi, con l’inevitabile Necronomicon come protagonista e una tendenza a ricalcare i “topos lovecraftiani” fin troppo calligraficamente. Forse sarebbe stato meglio fare una maggiore selezione però non posso negare che, come appassionato, ho trovato pane per i miei denti e qualche brivido l’ho avuto. Però qualche racconto merita senza dubbio di essere segnalato: Andrea Andreoni, con Dei mari di Raly’Ah-Talàs, vira molto verso la fantascienza pura e narra di un incontro, su un pianeta sconosciuto, con un’antica divinità del pantheon di HPL. Anche Matteo Mancini con L’ordine esoterico di Imarna fa il suo omaggio a Lovecraft ambientando la vicenda sulla costa toscana. Curiosa la prova di Ramses con Il Re del brivido, divertente pastiche che però cita la figura dello scrittore H.P. Kings: alla fine sembra quasi un omaggio a metà fra Lovecraft e Stephen King e la cosa mi ha fatto venire in mente il film In The Mouth Of Madness di John Carpenter e il personaggio di Sutter Kane.
Il racconto del noto Claudio Foti Il diario usa la tecnica – fin troppo sfruttata – del ritrovamento di un diario che porterà alla scomparsa di 2 ragazzini. Grande Fratello Cthulhu di Cristiano Fighera è divertente ma un po’ fine a se stesso mentre Cthulhu@email.com di Giuliano Conconi è ben scritto e si basa su una buona trovata: l’invio di una mail proveniente da un futuro in cui l’umanità è stata distrutta dai Grandi Antichi.
Il tempio” di Yuri Abietti è invece una buona prova di “fantarcheologia”. I saggi sono tutti abbastanza interessanti e ricchi di spunti – come Il positivismo “inverso” di H.P. Lovecraft di Stefano Spataro, Lovecraft e l’incomunicabilità del materialismo di Giacomo De Colle, The “Weird” Music Of H.P. Lovecraft di Cesare Buttaboni e Lovecraft: un viaggio nell’inconoscibile di Daniela Ferraro Pozzer – ma forse avrebbero meritato un maggiore approfondimento.
Le illustrazioni sono di Gino Andrea Carosini, Ferrante e Sciaccaluga mentre la copertina è opera di Lellinux.
Oltre all’edizione standard è prevista una versione Deluxe a colori di grande formato per collezionisti suddivisa in 2 volumi. Quest’edizione racchiuderà, come detto, un’inedita traduzione del racconto L’orrore di Dunwich a cura della professoressa Busnelli Miriam.

Cesare Buttaboni


Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments