Recensioni – “Il ladro di fotografie” di Vincenzo Borriello




La recensione odierna riguarda “Il ladro di fotografie” il romanzo noir scritto da Vincenzo Borriello (clicca e leggi l’intervista all’autore) ed edito dalla casa editrice Lettere Animate
TRAMA – Anthony, un ex poliziotto depresso e alcolizzato, lavora come becchino. Ha un solo scopo nella vita: trovare l’assassino di Franceen, sua moglie.

Mentre Anthony claudica nel suo impiego quotidiano, nel cimitero dove lavora spariscono dalle lapidi le foto di giovani e belle donne. Qualcuno sta cercando, attraverso le foto, il suo ideale di donna. Il responsabile dei furti si spinge oltre e preso da una accecata follia comincia a uccidere. Ma il fato di Anthony è segnato e lui incrocerà la strada del ladro di fotografie.
RECENSIONE – Il ladro di fotografie è un noir che bada più alla riflessione che all’azione. Per questo l’autore si perde spesso in considerazioni arzigogolate che talvolta fanno perdere il filo del discorso. Peccato perché l’inizio del romanzo è folgorante e di una violenza fuori dal comune che vale da solo la lettura del libro. Il protagonista, Anthony, spesso diventa irritante per il suo piangersi addosso e sembra accettare con passività l’assassinio della moglie. La storia si risolleva nel momento in cui entra in scena il ladro di fotografie. L’autore qui è bravo a inserire eventi significativi che ridestano l’interesse del lettore. Ne giovano in positivo il ritmo e l’azione.
Vincenzo Borriello con questo Il ladro di fotografie (Lettere Animate) è al suo terzo romanzo ed è la prima volta che si cimenta nel genere noir. I suoi precedenti lavori sono L’uomo che amava dipingere (Aurea) e La donna che sussurrava agli specchi (Montecovello).

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