Recensioni – “Fantasmi” di Andrea Biscaro


Eclettico e sempre intrigante, Andrea Biscaro è tra degli artisti più apprezzati e produttivi del panorama horror italiano.
Col suo stile unico, profondo e pauroso, in questa raccolta ci propone sette perle d’inquietudine e mistero.
Ogni racconto è un viaggio che ci porta in un mondo di confine, dove si fondono la realtà e il sogno, la vita e la morte e dove si creano ambigui contatti con l’aldilà o con affascinanti creature fantastiche.
Le pagine di questa antologia presentano un orrore leggero ma onnipresente, riga dopo riga ci resta addosso un delicato velo di turbamento.
Il sofisticato Biscaro è il maestro dell’onirico, di quello spazio senza tempo dove tutto diventa possibile.
In questi racconti si smarrisce il senso del vero e ci si ritrova catapultati in favolose avventure o sospesi in immaginari malinconici e angoscianti.
Un orrore delicato, dove certamente non mancano i sussulti e lo sconcerto della migliore tradizione delle storie di fantasmi. Quell’orrore che si gusta al meglio a lume di candela o, potendo, davanti a un caminetto scoppiettante !
Il volume si apre riproponendo la nota e meravigliosamente spettrale Villa Magnoni del già edito la La finestra murata.
Segue il toccante La processione, il più malinconico lavoro della raccolta, ispirato ad un’antica leggenda piemontese. Qui si fondono la vita e la morte, i destini e le generazioni di protagonisti.
Alla fine di ogni racconto Biscaro spiega, con una nota sempre brillante e divertente, a quale leggenda si è ispirato o quali sono le creature che incontriamo.
Nel caso di Un passaggio, ad esempio, lo sventurato protagonista dell’angosciosa novella presta soccorso a una fanciulla bellissima ma fatale.
In questo racconto l’ennesima riprova che l’autore sappia raccontare l’attrazione fisica letale con la stessa intensità dell’orrore. Notevolissimo.
In Lo Sprevengolo, divertente perla nera , conosciamo invece, un folletto molto, molto cattivo, che punisce i golosi in una delle notte più enigmatiche dell’anno: la notte di San Giovanni.
Vortice assoluto di orrore e sangue è il ben più violento La mano.
Una leggenda toscana ed un bambino curioso , alle prese con un incubo che non sembra avere fine.
Il custode è la tipica storia di anime erranti, suggestiva avventura cimiteriale di un mendicate e del custode d’ un prezioso tesoro, ma lo sarà davvero?
Bellissimo ritrovare la paura e i brividi grazie a leggende così vicine alla nostra tradizione, raccontate con cura e arte. Ci fanno provare orrore e certo anche paura, ma non senza romanticismo e malinconia!
Tutte le storie sono arricchite da illustrazioni a tema in ogni pagina.
A chiude l’opera una storia diversa, Un ospite inatteso.
Non più una leggenda lontana ma un incubo vissuto, o sognato che sia, direttamente dall’autore.
Tanta suspense arricchita dalle illustrazioni originali di Giulio Rossi. E sono bellissime!
Insomma, questo lavoro di Andrea Biscaro è un’ imperdibile antologia del brivido!!