Recensione – Ipnagogica di Christian Sartirana




Ipnagogica” di Christian Sartirana è l’antologia horror e weird edita da Acheron Books e recensita  da LetteraturaHorror.it.
RECENSIONE – Pubblicata per i tipi della Acheron Books, Ipnagogica (termine in riferimento allo stato allucinatorio in cui i sensi non distinguono la realtà dall’illusione) è una raccolta di racconti dello scrittore piemontese Christian Sartirana che si attesta tra le uscite più originali e interessanti nel panorama weird/horror italiano degli ultimi tempi.
L’antologia è composta da cinque disturbanti storie da incubo: dall’alienazione dovuto al disagio esistenziale per una deformazione fisica (La manina), allo stalking di una strega moderna (Una collezione di cattiverie), dalla tela maledetta la cui porta conduce verso l’ignoto (La porta), alla corruzione di una società tendente alla spersonalizzazione dell’individuo (Le facce bianche), fino a una maledizione che riemerge dal passato sotto forma di una costante presenza polverosa (La memoria della polvere). Lo scrittore piemontese sfoggia una buona ricercatezza stilistica, figlia di evidenti ispirazioni letterarie (Ramsey Campbell e H.P. Lovecraft su tutti). La sua prosa si mantiene su buoni livelli nell’intera raccolta, sfruttando la sua indubbia capacità di delineare scenari inquietanti ispirati dalle fobie umane quotidiane.


I dialoghi, tipicamente colloquiali, risultano molto realistici, così come le minuziose descrizioni delle scene con più pathos, che trascinano il lettore in una sorta di maelstrom della psicosi umana.
In questo l’autore, oltre al già citato scrittore inglese, ricorda per stile e per la sua vena weird le storie più perturbanti di Kafka  o del contemporaneo Ligotti.


Gli tornò in mente, all’istante, il tale dal volto liscio come un manichino che quel mattino aveva intonato un sermone proprio nella piazzetta della stazione, prima che la polizia lo allontanasse tra le proteste dei presenti. Parlava da prete, ma era vestito come una persona normale. Non sembrava neanche un testimone a dirla tutta…

Lo sguardo vuoto, la faccia molle. Di sicuro era pazzo.
Non gli era parso di avergli sentito pronunciare il nome Geova.
In una mano però reggeva un libro che avrebbe potuto essere una bibbia, mentre l’altra stringeva la spalla di un ragazzino con indosso un paio di enormi occhiali da sole.
“Lui è libero! Lui non può vedere il male!”, aveva urlato, riferendosi al ragazzino. Dopodiché gli aveva strappato gli occhiali dalla faccia rivelando le palpebre cucite. [Le Facce bianche]
In conclusione, Ipnagogica è un’esperienza di lettura sicuramente interessante e meritevole di attenzione; poco adatta a chi cerca nell’intrattenimento di genere gli abusati clichè dell’horror quali mostri e fenomeni soprannaturali, sarà invece apprezzata da coloro che prediligono letture più psicologiche e angoscianti.
SINOSSI – Cinque racconti horror che vi condurranno lungo le strade perdute del Piemonte da incubo di Christian Sartirana, dove si incrociano fantasmi di vecchi carri funebri, bambini con gli occhi cuciti, porte che si aprono su luoghi sbagliati, e mani deformi dotate di vita propria… Creare incubi, distillare i succhi acidi delle nostre cattiverie, cercare il fascino freddo delle ombre più scure e malate, indagare la metà oscura di luoghi e anime, vedere la realtà (e in particolare quella della provincia italiana) con gli occhi acuti di chi, con la fantasia e le parole, sa comporre mosaici d’inquietudine e percorsi nella follia, nella fobia e nel terrore. Questo fa Christian Sartirana, e lo fa bene.- Eraldo Baldini
L’AUTORE – Christian Sartirana è nato l’11 novembre del 1983 a Casale Monferrato. Autodidatta, lavora come artigiano rilegatore e restauratore di libri antichi ed è da sempre appassionato di storie del terrore. Ha esordito come autore nel 2013 pubblicando il racconto sci-fi/horror Le Croste sulla rivista Quasar. Nel 2014 è uscita la sua prima antologia personale di racconti Una collezione di cattiverie con Il Foglio Letterario. Nel 2015 è apparso con il racconto Blocco creativo nell’antologia di storie nere Malombre. Si è classificato secondo al Premio Polidori con il racconto d’ispirazione lovecraftiana La gente della marea. Nel 2016 è apparso con il racconto Gabbie nella raccolta Sotto un cielo rosso sangue. Nel novembre 2016 esce con il suo primo romanzo breve Le cose oscure nella collana Horror Story a cura di Luigi Boccia per Delos Books.

Max Ruzzante


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