Kaali Khuhi, la recensione dell’horror su Netflix

Terrie Samundra firma la regia di questo horror indiano interessante, ma un po' confuso




Kaali Khuhi

“Kaali Khuhi” di Terrie Samundra è il nuovo horror indiano su Netflix recensito da LetteraturaHorror.it
Nel mese di ottobre, soprattutto nella seconda parte (chiaramente in prossimità di Halloween) la piattaforma di streaming Netflix ha lanciato molti film horror. Uno di questo è il lungometraggio soprannaturale indiano Kaali Khuhi diretto dalla giovane regista Terrie Samnundra che LetteraturaHorror.it ha recensito per voi.

SINOSSI

Una famiglia composta da madre, padre e figlia devono di corsa recarsi dalla madre di lui. La donna è in fin di vita in uno sperduto villaggio di campagna. La donna è molto malata, ma il problema non è medico, bensì di tutt’altra natura. Una maledizione sembra essersi impossessata del villaggio e dei suoi abitanti, ma la realtà è molto più terrificante be terribile di quello che sembra.

KAALI KHUHI – LA RECENSIONE

Dobbiamo ammettere che Kaali Khuhi è un film spiazzante sotto tanti punti di vista.
Non è il primo horror indiano che viene trasmesso su Netflix. Bisogna ammettere che, a modo loro, anche Bollywood ha un suo perché in questo genere di film. Kaali Khuhi rispecchia i canoni usuali degli horror indiani. Quasi sempre, non vi sono serial killer o mostri. Bensì spiriti irrequieti; maledizioni e tutto ciò che rappresenta il vissuto spiritistico di un immenso paese. L’India, infatti, basa buona parte della propria essenza su questi capisaldi.
L’idea di base del film di Terrie Samundra non è affatto malvagia anzi è interessante e intrigante, purtroppo lo sviluppo non segue sempre una facile comprensione e linearità, vuoi perché buona parte della storia è basata su credenze tribali indiane, vuoi perché a tratti, nella fase centrale del film quando si dovrebbero sciogliere i nodi è un po’ confuso e non sempre impeccabile. Questa confusione fa perdere il filo della storia allo spettatore, creando pericolosi cali di tensione.

IL CAST

Di difficile inquadramento anche il cast, a volte aopra le righe, altre pienamente nella parte. Abbiamo apprezzato le interpretazioni della giovanissima Riva Arora che impersona Shivangi, in un modo inaspettato protagonista della storia, e di Shabana Azmi che impersona la madre della bimba.

CONCLUSIONI

Peccato davvero per questi nei perché Kaali Khuhi è un film dalle ottime potenzialità, però non ci sentiamo di bocciare la sua visione, anzi vorremmo sapere i vostri pareri su questo lungometraggio che comunque ha al suo interno una storia spiazzante e molto profonda.
Bellissime le ambientazioni e le caratterizzazioni dei personaggi che all’inizio sono avvolti da una densa nebbia, ma minuto dopo minuto questa viene dissipata sempre di più.
In definitiva Kaali Khuhi è un horror da vedere soprattutto se siete amanti delle storie soprannaturali dove a farla da padrone sono gli spiriti e, soprattutto, se siete amanti dell’horror esotico (il film è in hindi, solo sottotitolato in italiano), avrete interessanti spunti di riflessione.

 

 

Voto della redazione: 2/5

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