Racconto vincitore di Halloween all’Italiana 2021 – Speciale La Domenica Horror

Speciale della rubrica La Domenica Horror con il racconto vincitore del contest per racconti horror a tema Halloween




Racconto vincitore di Halloween all'Italiana 2021

Racconto vincitore di Halloween all’Italiana 2021: “Ultima casa” di Alvin MillerScaricalo in pdf

La redazione di LetteraturaHorror.it ha scelto il racconto horror tra gli oltre 250 pervenuti in redazione per il contest Halloween all’Italiana 2021.

Come sempre è possibile leggere un’anteprima del racconto e, poi, scaricarlo in formato pdf a titolo totalmente gratuito.

Ultima casa di Alvin Miller è inserito all’interno della raccolta di racconti Halloween all’Italiana 2021 comprendente i migliori 99 racconti presentati al contest.

La cover del racconto è a firma del bravissimo Giuseppe Gullotto. Il progetto grafico è risultato il più votato sui nostri sociale network.

RACCONTO VINCITORE DI HALLOWEEN ALL’ITALIANA 2021: ULTIMA CASA DI ALVIN MILLER

Arresto il furgone a bordo strada, tiro il freno a mano e mi guardo nello specchietto. Ho le borse sotto gli occhi, i pochi capelli che mi rimangono sono tutti in disordine. Sembro un immigrato messicano che ha appena superato il confine, solo più pallido. Non è un viso rassicurante. Altre due case e poi basta, stop. Niente più “Dolcetto o scherzetto” fino all’anno prossimo.
Scendo, il furgone di un collega, con la scritta “Riscossore” sulla fiancata, mi supera e fa il clacson in segno di saluto.
Controllo l’ora: le ventitrè e venti.
Apro gli sportelli posteriori, una zaffata di odori di fritto, carni arrosto e dolci assortiti mi investe come un’onda. Frugo tra le borse colme di offerte e ne recupero una vuota. È sporca di grasso.
Che senso ha cucinare? Agli Invasori non importa un cazzo se è dolce, salato, crudo, cotto, basta che sia cibo.
Chiudo gli sportelli, giro la chiave e mi incammino sul viale di Chad Griffin, il nero mezzo matto. Spero non faccia cazzate.
Sul prato solo ciuffi d’erba secchi e tante montagnole di cacca di cane. Ne evito una sulle mattonelle crepate. Il buio non aiuta.
“Dolcetto o scherzetto”, sospiro. Da ragazzino era divertente imbrattare le porte dei vicini con la schiuma da barba di mio padre, ma adesso, da quando sono arrivati loro…
Suono il campanello, ho il dito unto di grasso. Nessuna risposta.
Mi pulisco sui jeans da lavoro e suono ancora.
La porta si apre, il pastore tedesco sbuca fuori e punta al mio braccio. Un guinzaglio lo ferma appena in tempo, comincia ad abbaiare.
Chad Griffin compare davanti alla soglia, in una mano regge una doppietta a canne mozze che punta dritta alla mia faccia.
Mollo la borsa e sollevo in alto le mani. Arretro di un passo, lascio che sia lui a parlare per primo. Continua a leggere il racconto, scaricalo in pdf



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