Nuove Uscite – “Vapore Nero” di Gianluca Malato

“Vapore Nero” di Gianluca Malato è il nuovo steampunk edito da Dunwich Edizioni
La Dunwich Edizioni continua la propria personalissima scoperta e incentivazione al mondo dello steampunk, un mondo poco conosciuto e ancora poco frequentato in Italia ma di grandissimo interesse.
Il nuovo titolo proposto dall’editore romano è Vapore Nero di Gianluca Malato.
TRAMA – La Londra vittoriana è governata dalla tecnologia del vapore, principale fonte di energia e fulcro dell’economia dell’Impero. Alex è un giovane fisico convinto che il vapore possa essere sostituito da una sorgente di energia più economica e pulita: l’energia magnetica. Fa quindi di tutto per costruire il primo motore magnetico, che permetterebbe a chiunque di avere energia gratuita per sempre. Presto però dovrà scontrarsi con interessi economici e politici che vorrebbero mantenere inalterata l’egemonia del vapore.
L’estenuante caccia dei servizi segreti, l’amore verso una giovane ragazza irlandese con un passato denso di violenza e dolore, e l’intervento della stessa regina Vittoria si frapporranno tra Alex e il suo progetto.
Contiene anche il racconto Il Sogno di Icarus.
L’AUTORE – Gianluca Malato è nato a Erice nel 1986. Nel 2008 comincia a collaborare come redattore con il giornale online Fantascienza.com, per il quale scrive notizie sul mondo del cinema e articoli di divulgazione scientifica, inoltre ha collaborato con il portale Silenzio-In-Sala.com, con la rivista Fantasy Magazine e con il blog Ossblog.it. Nel 2014 pubblica con la formula del self-publishing una seconda edizione del suo primo romanzo, Il Golem. Nello stesso anno la rivista Fantasy Magazine pubblica il suo racconto di genere sword and sorcery Razziatori di Tombe, ambientato nello stesso contesto fantasy del romanzo Il Cuore di Quetzal, sempre del 2014 ed edito da Nativi Digitali Edizioni. Nel 2015 pubblica il racconto sword and sorcery La Maschera d’Oro, breve spin-off de Il Cuore di Quetzal.
UN ASSAGGIO – Alex aveva ascoltato attentamente, ma in fondo aveva già il sentore che le cose sarebbero andate in quel modo. Non era il primo preside di facoltà che gli faceva un discorso di quel tipo. La macchina a vapore di qua, il motore a vapore di là… sempre il vapore, quasi fosse l’unico argomento degno di nota nel mondo della Fisica.
Di solito attendeva in silenzio la sviolinata del rifiuto, recuperava la sua cartella e spariva, salutando. Ma quel giorno non aveva voglia di abbassare la testa un’altra volta. No, si sarebbe fatto valere. Soprattutto lì, a Oxford, dove avrebbero potuto valorizzare e apprezzare il suo talento.
«Professore», esordì, tentando di apparire risoluto. «Io credo, con rispetto, che voi dobbiate riconsiderare la vostra posizione.»