Nuove Uscite – “Il cuoco dell’Inferno” di Andrea Biscaro




“Il cuoco dell’Inferno” di Andrea Biscaro è il nuovo romanzo horror edito da Meridiano Zero Edizioni.
SINOSSI – A cavallo tra Quattro e Cinquecento Ferrara era una città straordinaria, paragonabile alla New York di oggi per importanza politica, artistica e architettonica. Ludovico Ariosto era poeta di corte (il suo capolavoro quest’anno festeggia i cinquecento anni), la bella Lucrezia Borgia nel 1502 sposò in terze nozze Alfonso I D’Este e l’Addizione Erculea aveva trasformato Ferrara nella città ideale, perfezionando l’urbanistica con maestria e razionalità. Ne fu responsabile l’allievo di Brasavola Biagio Rossetti che tra l’altro concepì e fece costruire Palazzo Diamanti.

La più importante corte d’Europa non poteva che richiedere l’eccellenza in cucina. Se ne occupava lo Scalco di corte: Cristoforo da Messisbugo, ovvero uno dei protagonisti di questo romanzo e “master chef” realmente esistito, autore del “cook book” Banchetti, composizioni di vivande et apparecchio generale costantemente ristampato fino alla fine del Seicento. Altro punto di forza della città Medievale era l’astrologia, “scienza” che si teneva in gran conto e a cui si attribuivano capacità propiziatorie e di preveggenza. Quali personaggi e ambientazione più accattivanti per un thriller “esoterico” che tiene incollati fino all’ultima pagina?
Così, Andrea Biscaro immagina che all’interno delle note bugne di Palazzo Diamanti sia stato inserito un grosso diamante, al fine di catalizzare forze benigne sulla città. Mani malvagie hanno tuttavia spostato la pietra preziosa, aprendo un varco per…l’Inferno stesso!
L’artefice della scoperta di questo spostamento è un ambiguo frate, fratello dello Scalco e potente sensitivo. La corte del Duca d’Este (Ercole), che non teme pericoli ben più concreti, sottovaluta gli avvertimenti e espone la città alla strana apocalissi.
Lo schiudersi delle porte dell’Inferno è un vero capolavoro di immaginazione: c’è chi, come Ludovico Ariosto, si ritrova in un remoto passato, in cui la regione era tutta acquitrini e invece che camminare verso Palazzo Diamanti si perde in una nebbiosa palude insieme a un demoniaco traghettatore, parente di quello cantato dal suo noto“collega” di Fiesole. Lucrezia Borgia, invece, si ritrova nel peggiore dei futuri: nella Ferrara in mano ai nazisti, di fronte ai quali conserva la dignità nobiliare, anche se scossa da profondissimo terrore.
All’architetto Rossetti tocca invece una trappola da contrappasso: girare in tondo in un labirinto senza uscita, un labirinto architettonicamente perfetto. E cosa dire dell’aiuto di Messisbugo, il cuoco Mastro Zafferano, divorato “per colpa del karma” da un cinghiale antropomorfo…
La storia è perfettamente bilanciata tra ricostruzione storica impeccabile ed esigenze di una trama scattante. Le ricette riportate non solo descrivono bene l’inventiva culinaria dell’epoca, ma sono anche facilmente riproducibili. A meno che non si tema, con queste preparazioni, il rischio dello scatenarsi dell’Inferno…
L’AUTORE – Andrea Biscaro ha 36 anni. Vive all’Isola del Giglio. Con la sua amata compagna di vita e di lavoro, Ilaria, abita in una casa bianca sulla spiaggia. Qui, tra gatti, fiori e tanta fantasia, scrive romanzi, canzoni e libri per ragazzi. Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo: il thriller storico Nerone. Il fuoco di Roma (Castelvecchi 2011, Lit 2012, Fabbri 2015), il libro-cd Ballate della notte scura scritto a quattro mani con il padre di Dylan DogTiziano Sclavi (Squilibri 2013, Repubblica XL 2013), il libro di racconti a sfondo ecologico Mal di terra” (Progedit 2013), il thriller Il Vicino (Safarà 2014) e il giallo che ha spopolato questa estate Sangue d’Ansonaco” (Effigi 2015). Sempre nel 2015 pubblica con Progedit il volume Fantasmi. Sette storie inattese tra magia e folklore.



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