Nuove Uscite – “Cannibal Corpse, M/C” di Tim Curran


TRAMA – Dopo una violenta pandemia, il Paese è in rovina. A ovest del Mississippi c’è una zona infernale conosciuta come le Deadlands. Qui, i vermi della resurrezione cadono dal cielo rossastro, rianimando i morti. E qui le armi atomiche hanno creato legioni di mutanti, mostri primordiali e bizzarri eventi atmosferici.
John Slaughter, motociclista fuorilegge e membro dei Devil’s Disciples, viene catturato. I federali vogliono che guidi la sua vecchia banda oltre il Mississippi, tra i rifiuti nucleari delle Deadlands con l’obiettivo di recuperare una biologa che è tenuta prigioniera in una vecchia fortezza dell’esercito da un gruppo di terroristi.
Ciò significherà compiere un’incursione in un territorio pieno di morti viventi, mutanti, sette di sopravvissuti impazziti… e la gang dei Cannibal Corpses, acerrimi nemici dei Devil’s Disciples. Come incentivo c’è la promessa della salvezza di suo fratello, al momento nel braccio della morte. Se Slaughter non riporterà indietro la biologa, l’esecuzione avrà luogo.
Come se non bastasse, su tutto aleggia una presenza antica e diabolica che ha rivendicato le Deadlands. E, a meno che Slaughter non riesca a fermarla, si pulirà i denti con le ultime ossa della razza umana.
L’AUTORE – Tim Curran vive in Michigan ed è l’autore di numerosi romanzi, come Skin Medicine, Hive, Dead Sea e Skull Moon. Per la Cemetary Dance ha partecipato a Four Rode Out, un’antologia di novelle weird western insieme a Tim Lebbon, Brian Keene e Steve Vernon. Lo trovate online all’indirizzo www.corpseking.com
UN ASSAGGIO – «Oggi ho visto qualcosa, comunque», ammise Slaughter. «Qualcosa che mi ha fatto ripensare al mio piano, cittadino.»
Descrisse la donna nel laboratorio e Rice disse: «Proviene da sotto. C’è un’area di contenimento al livello più basso e le peggiori specie di mutazioni si trovano laggiù. Quello di cui abbiamo bisogno è un buon attacco aereo per distruggere definitivamente questo posto, ma non credo ne otterremo uno.»
«No, non credo, cittadino.»
«Perché diavolo continui a chiamarmi cittadino?» chiese Rice.
Slaughter si mise a ridere, poi glielo spiegò. Indicò la toppa rossa sul suo gilet con la scritta 1%er. Una volta l’Associazione Americana del Motociclismo aveva dichiarato che, tra i vari club motociclistici, c’era il 99% di cittadini rispettosi della legge, mentre, per il restante 1%, fuorilegge e membri delle OMGs, Outlaws Motorcycle Gangs.
«Ah, dunque tu sei uno di quei motociclisti rozzi e attaccabrighe.»
«Sono un membro di sangue dei Devil’s Disciples. Sono presidente a Pittsburgh. Sono l’ultimo rimasto. Ma vivo come un Disciple e morirò come un Disciple. Noi Onepercenters abbiamo un codice di condotta simile a quello che avevi tu quando eri un soldato: viviamo liberi e moriamo liberi.»
«Che mi dici a proposito della legge?»
«Esiste per i cittadini», rispose Slaughter. «E ora qui fuori non c’è nessuna fottuta legge, quindi ho trovato il posto adatto a me, amico.»
Descrisse la donna nel laboratorio e Rice disse: «Proviene da sotto. C’è un’area di contenimento al livello più basso e le peggiori specie di mutazioni si trovano laggiù. Quello di cui abbiamo bisogno è un buon attacco aereo per distruggere definitivamente questo posto, ma non credo ne otterremo uno.»
«No, non credo, cittadino.»
«Perché diavolo continui a chiamarmi cittadino?» chiese Rice.
Slaughter si mise a ridere, poi glielo spiegò. Indicò la toppa rossa sul suo gilet con la scritta 1%er. Una volta l’Associazione Americana del Motociclismo aveva dichiarato che, tra i vari club motociclistici, c’era il 99% di cittadini rispettosi della legge, mentre, per il restante 1%, fuorilegge e membri delle OMGs, Outlaws Motorcycle Gangs.
«Ah, dunque tu sei uno di quei motociclisti rozzi e attaccabrighe.»
«Sono un membro di sangue dei Devil’s Disciples. Sono presidente a Pittsburgh. Sono l’ultimo rimasto. Ma vivo come un Disciple e morirò come un Disciple. Noi Onepercenters abbiamo un codice di condotta simile a quello che avevi tu quando eri un soldato: viviamo liberi e moriamo liberi.»
«Che mi dici a proposito della legge?»
«Esiste per i cittadini», rispose Slaughter. «E ora qui fuori non c’è nessuna fottuta legge, quindi ho trovato il posto adatto a me, amico.»
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