Non dormire nel bosco stanotte – Parte 2, la recensione del nuovo horror Netflix

Un horror che non si prende troppo sul serio e mantiene l'aspetto comedy e splatter che ne esalta una sceneggiatura non troppo complessa, ma interessante




Non dormire nel bosco stanotte parte 2 recensione

Non dormire nel bosco stanotte Parte 2 recensione del nuovo horror splatter Netflix diretto da Bartosz M. Kowalski

Vi abbiamo parlato ieri del nuovo horror rilasciato in streaming da Netflix in vista di Halloween. Non dormire nel bosco stanotte – Parte 2 del regista polacco Bartosz M. Kowalski. Oggi vi vogliamo proporre la nostra recensione, come sempre no spoiler, come sempre personale con l’intento di darvi solo delle linee guida poi starà al gusto di ognuno di noi giudicare un film per la sua bellezza o meno.

LA TRAMA

Questa nuova pellicola è una storia inquietante, grottesca, sanguinosa e irriverente sulla ricerca dell’amore e di sé, in un mondo sempre più diviso. Protagonista del film è Adam, giovane poliziotto solo e infelice originario di un paesino della Podlachia, in Polonia. Ignorato dai colleghi e dalla bella e risoluta Vanessa, il giovane e timido Adam cerca il suo posto nel mondo. Questo sequel racconta anche il destino di Zosia, che svela un lato nuovo e inaspettato della sua personalità.

NON DORMRIE NEL BOSCO STANOTTE PARTE 2 – LA RECENSIONE

Così come già messo in mostra con il primo film Bartosz Kowalski dimostra di saperci fare. Il regista polacco ancora una volta riesce ad attingere da vari grandi classici (spesso anche poco considerati) per impacchettare e regalarci un horror marcatamente splatter. In realtà questa pellicola non ha la pretesa di essere un horror serio, anzi potremmo dire che non si prende sul serio. Non si prende troppo sul serio il regista, non si prendono troppo sul serio gli attori e i personaggi, ma tutti nessuno escluso fa la sua parte per mettere in scena una horror comedy di buon livello. Una horror comedy surreale e ben orchestrata curata nei minimi dettagli per farlo sembrare un b-movie tanto caro ai cultori del cinema horror anni ’70-’90.

Nonostante ciò il prodotto risulta molto meno artigiano rispetto al primo film, ma conserva molti elementi interessanti e lo stesso sviluppo della storia prende una piega inaspettata che vi farà divertire e, perché no, anche riflettere. Interessante la prospettiva del male che viene data.

Finale tutto da scoprire. Insomma non un capolavoro, né una pellicola imperdibile, ma un film horror per trascorrere un’ora e mezza piacevole tra (tante) frattaglie e molto sangue.

Un plauso, infine, al cast completo, davvero ottimo, un cast composto da attori che abbiamo imparato a conoscere in film precedenti come Non dormire nel bosco stanotte e All my friends are dead; anche quest’ultima è una chicca polacca ideale per le feste che vi consigliamo e che troverete su Netflix.

 

Voto della redazione: 3/5

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