Il Presepe vivente – Sara Storchi
Era una notte buia e piovosa di uno squallido dicembre di poche promesse,umido,caldo che non vantava nemmeno l’ovattato conforto di una bella nevicata che tutto copre e tutto ammorbidisce. Mi accingevo ad entrare in macchina,quando vedo ai margini del marciapiede, una statuina di Gesù bambino che probabilmente qualcuno aveva perduto in previsione di un presepe che avrebbe ultimato in breve tempo visto che domani sarebbe stato un altro noiosissimo Natale.
Non ero un cattolico osservante e l’ultimo dei miei pensieri era riempire il mio monolocale con quelle assurde statuine che erano state fatte per ricordarmi che avrei dovuto buttare via i miei due soldi in inutili e stupidi regali che sarebbero finiti nel dimenticatoio in breve tempo; decisi così di lasciarla lì, ai margini della strada,per qualcuno che certamente ne avrebbe fatto un uso migliore del mio.
A questo punto arrivo a casa (stanco morto) e come al solito mi siedo sul divano e bevo un mezzo bicchiere di vino per dimenticare la routine di un’altra monotona giornata lavorativa passata a guardare l’orologio, in attesa di timbrare il cartellino.
Penso fra me e me ” E’ ormai mezzanotte,vado a nanna, domani e’ Natale….almeno non dovrò alzarmi all’alba…”
La mia camera e’ piccola e scura.
Entro e scorgo qualcosa di luminoso sul letto. Mi avvicino e incredibilmente noto che la statuina che avevo visto prima di rientrare in casa è li abbandonata sul mio cuscino e mi fissa con sguardo immobile e sorriso stampato.
” Non e’ possibile!” Dico fra me e me”Sarà lo scherzo di quell’ idiota di mio nipote,quel ragazzino insopportabile sarà entrato in casa mia,con mia sorella, per rompermi le scatole e martellarmi psicologicamente sul fatto che non gli ho mai comprato nulla per Natale…”
Afferro la statuina e preso da un attacco di nervi la butto nella spazzatura che si trova in cucina, nella stanza accanto.
“Domani mia sorella mi sente….”Borbotto.
Mi addormento nell’oscurità poco dopo.
Sussulto…..
Sento delle voci….
C’e qualcuno nella stanza….
Sto sognando….Non so…
Mi alzo dal letto e cerco di accendere la luce, però inciampo, sbatto la testa violentemente a terra. Non riesco ad aprire gli occhi.
Mi rialzo nell’oscurità e inciampo ancora….Ma cosa c’è sul pavimento?!
Sento un dolore allucinante ai piedi, aiuto, qualcosa mi travolge.
Sembrano zoccoli di qualche animale….
Che odore nauseante… Di bestiame,di sterco…
Folla…Urla….
Persone che mi sbattono contro, so che sono persone, ma non le vedo… Sono cieco!!!
Il dolore è reale,sanguino,ne sento il sapore in bocca, ho la terribile consapevolezza delle botte su tutto il corpo…
Aiuto..PANICO….Qualcosa o qualcuno mi sbatte nuovamente contro violentemente….
“Perché non ci vedo!?” Urlo dentro di me….
Voci….Suoni in una lingua che non conosco….
Se sognassi, non sentirei questo fottuto dolore che mi penetra nelle viscere…
Nonostante il dolore lancinante alla testa, piano piano i miei occhi cominciano a vedere qualcosa e nella semioscurità mi accorgo di una luce che filtra dalla porta nell’altra stanza.
Mi avvicino, trascinandomi sui gomiti, sperando che quelle oscure creature non mi uccidano e scorgo qualcosa di incredibile, innaturale, pazzesco.
Ci sono pecore, tante pecore. Un gregge. Incredibile come possano stare tutte in una stanza. E’ come se la realtà fosse trasfigurata.
“Sto sognando, sto impazzendo!”Urlo dentro di me.
Vedo anche uomini vestiti da pastori e chissà cos’altro c’è in mezzo a quella folla.
Tutti sono rivolti verso una luce che proviene dal mio mobile sotto il lavandino dove tengo il bidone della spazzatura….
All’improvviso tutti i presenti, girano il capo e mi fissano.
Si sente una voce :”Tu sei Quello che ha osato dissacrare il simbolo della Natività …Tu oggi sarai punito per la tua miscredenza…”.
In un misto di paura, angoscia, disperazione, riesco ad alzarmi da terra per cercare una via d’uscita, ma mi accorgo che la porta è bloccata da tre figure vestite con lunghi mantelli neri coperti di pietre preziose; due di loro hanno in una mano degli scrigni,tutti e tre nell’altra mano tengono una falce.
Il terrore mi stringe la gola, non ho più ‘sensibilità agli arti, sono paralizzato, non riesco a fare nessun movimento.
La voce continua a parlare in lingue sconosciute, perfino gli animali mi guardano con occhi allucinati. Nella follia totale della situazione, mi sembra di vedere anche un asino e una mucca, un bue forse, che mi fissano con occhi rossi, iniettati di sangue.
Una delle tre figure oscure che bloccano la porta d’uscita si avvicina a me e, in un miscuglio di allucinazione e realtà, riesco a sentire quello che dice in modo chiaro:”Siamo i Magi neri…oggi tu sarai il terzo dono…Il tuo corpo sarà sacrificato e la tua anima sarà maledetta per aver disonorato il Natale,per essere diventato ciò che sei, una persona senza fede e quindi senza speranza……” .
L’ultima immagine di quella vita mortale sono gli occhi vuoti, neri di quel terribile dispensatore di morte e la falce che tiene in una mano che mi trapassa il ventre violentemente, le mie viscere che schizzano fuori all’ istante…..
L’oscurità mi avvolge.
Buio.
Ho raccontato questa storia perché con la morte non ho trovato pace.
Ho perso la mia natura umana, ho assunto un’altra forma.
Sono l’essenza malefica. L’angelo dannato.
Sono quella creatura che entra nei vostri sogni e vi procura gli incubi peggiori.
Sono quella voce che vi bisbiglia all’orecchio di compiere le azioni più turpi, quella parte che incita il vostro io profondo ad agire senza coscienza e morale…
Non ho mai fatto il presepe, ma quel Natale , un oscuro presepe che sapeva di dannazione eterna venne a trovare me.
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