Il gemello dell’anima gemella di Maicol Bonora – La Domenica Horror

Nuovo racconto horror per la nostra rubrica settimanale. Scarica e leggi il racconto gratuito e inviaci il tuo.




il gemello dell'anima gemella

“Il gemello dell’anima gemella” di Maicol Bonora è il nuovo racconto breve dell’orrore per la rubrica La Domenica Horror. Sarà possibile leggerne un estratto qui sotto e, poi, scaricarlo gratuitamente in formato pdf.

Se vuoi pubblicare anche tu un racconto nella nostra speciale rubrica La Domenica Horror scrivici alla mail redazione@letteraturahorror.it proponendoci il tuo elaborato corredato da un’immagine. Oggetto della mail dovrà essere “La Domenica Horror”. Ogni domenica verrà pubblicata storia diversa!

IL GEMELLO DELL’ANIMA GEMELLA DI MAICOL BONORA

Io so quando è iniziato tutto questo disagio, tutta questa assurda situazione.
Mi sarei aspettata di tutto, tranne che scrivere ora quello che è più un monito, un avvertimento che una recensione vera e propria. Di scriverla poi da reclusa nel bagno di casa mia, mai.
Ha un qualcosa di maligno quest’app, di sinistro! EVITATELA!
Oddio.
Mi sta chiamando.
Sta’ sussurrando il mio nome.
“V a l e n t i n a…”

È fuori dalla porta.
Vedo l’ombra muoversi da sotto la porta.
Provo in continuazione a chiamare qualcuno, a chiamare soccorsi ma… il nulla, non c’è campo. Non ho una tacca neanche a supplicarla.
Spero solo mamma arrivi presto. Mamma arriva sempre in tempo. Quando arriva, Lei se ne va, sgattaiola fuori. Ma ora è già in tremendo ritardo.
Percepisco dall’ombra che ora ha assunto la mia stessa posizione, schiena alla porta, ginocchia accovacciate al torace.
Non ha fretta.
“V a l e n” ….

Ho scaricato CRUSH! tre mesi fa. In meno di una settimana sono risultata compatibile con Marcello. Che dire l’app funziona, perché il ragazzo in questione era veramente carino, non il solito pagliaccio solo apparenza o il solito Action Man tutto muscolo e sport estremi ma niente cultura. Marcello si pose subito bene anche in chat. Irriverente e spiritoso ma mai sopra le righe. Curioso ma mai troppo invadente, tant’è che dopo qualche giorno ci scambiammo i numeri. SCARICA IL PDF DEL RACCONTO



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