Il diavolo in Ohio, recensione della nuova serie tv thriller – horror satanica su Netflix
Una buona idea che, però, si perde nello svolgimento delle 8 puntate annacquate in storie superflue e politically correct.

Il diavolo in Ohio, recensione della nuova miniserie tv thriller – horror satanica creata da Daria Polatin in streaming su Netflix. Se vuoi avere maggiori informazioni su Il diavolo in Ohio
Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato della nuova miniserie tv in streaming su Netflix dal titolo Il diavolo in Ohio. La serie, lo ricordiamo, consta in otto episodi ed è stata creata dalla showrunner e scrittrice Daria Polatin.
Oggi abbiamo il piacere di proporvi una nostra recensione. Come sempre, lo ricordiamo, le nostre recensioni sono “spoiler free” e sono pareri del tutto personali.
Se vuoi avere maggiori informazioni su Il diavolo in Ohio.
LA SINOSSI
Quando la psichiatra ospedaliera Suzanne Mathis dà rifugio a una misteriosa ragazza evasa da una setta, il suo mondo viene sconvolto. La sua stessa famiglia rischia di essere distrutta.
IL DIAVOLO IN OHIO – LA RECENSIONE
L’idea che sta alla base del nuovo lavoro di Daria Polatin è davvero buona e intrigante, un’idea fatta di riti satanici, di sette oscure e occulte e di un’America profonda e provinciale che “fa a cazzotti” con le luci e gli splendori delle grandi città.
Siamo in Ohio, come si evince dal titolo, e qui il mondo rurale è ancora molto ben presente e rappresenta una grande fetta di questo stato come di tutti gli Stati Uniti centrali.
Purtroppo quanto di buono ideato e pensato va a scontrarsi con lo sviluppo di una storia che viene annacquata. Un po’ perché otto episodi sono eccessivi per uno svolgimento che sarebbe potuto essere più veloce; un po’ per l’eccessivo utilizzo del politically correct e del voler per forza di cose usare e abusare di “minoranze” che secondo noi non ha senso di esistere in una serie tv che potrebbe regalarci spunti davvero notevoli.
Sia ben chiaro, assolutamente non siamo contrari al rispetto e alla rappresentazione di minoranze nei prodotti come film, serie, spettacoli teatrali. A volte, però, sembra che gli autori prendano un po’ troppo la mano lasciandosi sfuggire il quadro generale e completo.
IL DIAVOLO IN OHIO – RECENSIONE: CONCLUSIONI
Peccato davvero, poteva essere un’occasione in più per farci scoprire un’America diversa, vera, viva all’interno di una trama intrigante e piena di spunti. Secondo noi è stata un’occasione un po’ persa, giocata male, sebbene comunque gli otto episodi si lasciano vedersi senza troppa fatica e alla fine risulta essere una serie tv piacevole, ma contenutisticamente povera o comunque non riuscita a pieno.