I fantasmi di Ashburn House di Darcy Coates, recensione del romanzo horror
Un horror puro nelle atmosfere e nei risvolti pronto a scovare i mostri all'interno all'animo dei lettori

I fantasmi di Ashburn House recensione del nuovo romanzo horror di Darcy Coates ed edito dal Gruppo Editoriale Fanucci.
Una delle poche case editrici medio – grandi italiane a pubblicare horror – quello vero, puro – è senza ombra di dubbio il Gruppo Editoriale Fanucci. Non è un caso che molti dei romanzi del terrore internazionali arrivati in Italia siano proprio sotto questo marchio, romanzi che altrimenti, con ogni probabilità, non avremmo mai visto negli scaffali delle nostre librerie.
Ultimo libro pubblicato in ordine di tempo è I fantasmi di Ashburn House della scrittrice australiana Darcy Coates. Quella che segue è una recensione no spoiler del romanzo.
LA TRAMA
Tutti conoscono Ashburn House. Si sussurra che la proprietaria precedente sia impazzita e che la casa sia infestata. La gente del posto si tramanda storie assurde su quanto accaduto lì negli anni. Ma quando Adrienne, disperata e alla ricerca di un posto in cui stare, eredita l’antica dimora fatiscente, la vede solo come un’àncora di salvezza… finché non cala la notte. Una presenza potente e arrabbiata è determinata a farsi sentire. Alla fine, Adrienne non può più ignorare che quella casa sia diventata una minaccia oscura e impalpabile. Tirando le fila di un mistero vecchio di decenni, si rende conto di essere diventata preda di un’entità soprannaturale e carica di un forte risentimento. Non sa come fuggire né come sopravvivere. Solo di una cosa è certa: i morti di Ashburn House non sono riusciti a trovare pace.
I FANTASMI DI ASHBURN HOUSE – LA RECENSIONE
I fantasmi di Ashburn House si va a inserire in un filone che da sempre ha riscosso molto successo di pubblico e appassionati per quanto riguarda la letteratura horror. Ovviamente stiamo parlando delle case infestate, un ambiente per il mondo del terrore molto stimolante e dalle mille sfaccettature.
Avendo una letteratura (ma anche una cinematografia e “serialità“) pregna di esempi anche di ottimo livello è difficile, quindi, essere innovativi e tutto sa sempre di già visto o letto. Nonostante queste premesse il romanzo della Coates riesce a legare il lettore alle sue pagine creando un horror puro nelle atmosfere e nei risvolti, pronto a scovare i mostri all’interno all’animo umano.
Il libro riesce anche a trasmettere una certa precarietà e inquietudine propria dell’horror e ne risulta una lettura interessante sotto vari punti di vista. Nona caso la scrittrice è conosciuta per essere una delle regine della letteratura horror mondiale, maestra delle atmosfere dell’orrore e, ammettiamo, che senza ombra di dubbio lo strillo in copertina è pienamente coerente con ciò che vi è all’interno.
Segnaliamo anche la scrittura, fluida, semplice e lineare senza orpelli né imbellettamenti. Il prodotto finale è un libro che ti trascina in un vortice di opprimente terrore e non risulta mai pesante.
Peccato per il finale un poco forzato che si adatta alla trama piuttosto che essere la trama ad adattarsi alla conclusione.