Horror e numeri: quando dietro i numeri si nasconde la salvezza o la morte




La letteratura horror e la cinematografia di genere ci hanno regalato in questi anni una serie di produzioni caratterizzate dalla presenza di numeri che avevano uno o più significati. In alcuni casi, contenevano indizi per la soluzione dell’enigma, in altri, presagivano la morte.
La numerologia cerca di studiare i messaggi nascosti che un numero può dare ad un determinato evento, ed è proprio l’horror che si presta molto bene ad esserne protagonista.
Film come Shining, con i riferimenti al numero 42, 1408, con riferimenti multipli ai numeri, compreso anche il 60, il thriller Seven col riferimento al numero 7 dei peccati capitali e anche Number 23 era incentrato sull’ossessione del protagonista sul numero 23, per non parlare poi degli svariati riferimenti al numero 666, presenti in molti romani e film del genere.
Prendiamo ad esempio Shining e la camera 237. Come già detto, il numero 42 ritorna spesso (sulla maglia di Danny e di un’ospite dell’albergo all’inizio, su una targa etc.) e tutti sappiamo che il 42 è l’anno in cui viene predisposta la soluzione finale della questione ebraica.


Se poi vogliamo proprio fare i pignoli: room 237, 2x3x7=42. Volendo approfondire ancora di più, la data della fotografia che chiude il film è 4/7/1921 che se sommiamo tutti i numeri ci dà proprio 42 (4+7+1+9+21).
Qui tutte le curiosità sul film.

Horror e numeri vanno dunque a braccetto e, neanche a farlo apposta, i migliori film degli ultimi anni sono proprio quelli che contengono riferimenti simbolici ai numeri.



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