Be Afraid Horror Fest V, a Udine dal 24 al 26 novembre

Dopo quattro edizioni svolte a Gorizia l'horror festival del nord est si sposta a Udine dal 24 al 26 novembre. Scopri il programma




Be Afraid Horror Fest V

Be Afraid Horror Fest V si sposta a Udine e dal 24 al 26 novembre ritorna la più importante kermesse cinematografica horror del nord est.

Dopo quattro anni in cui il teatro delle operazioni era la città di confine di Gorizia, si sposta a Udine il più importante festival horror del nord est. Stiamo parlando del Be Afraid Horror Fest che giunge alla sua V edizione in una veste, quindi, rinnovata.

Gli organizzatori ci tengono a precisare la motivazione di questa scelta. “Decisione sofferta quella di lasciare Gorizia – si legge nel comunicato ufficiale – ma quasi obbligata. Con un pubblico di affezionati composto per la maggior parte da Udinesi la direzione da prendere poteva essere una e una sola“.

Location  di questo evento in tre giorni sarà il Cine Città Fiera di Udine.

Come da rinnovata tradizione, il trofeo simbolo del festival, verrà assegnato al miglior film e al miglior corto dal giudizio insindacabile del pubblico. Non mancheranno decine di ospiti ed eventi collaterali. La lista completa, in continuo aggiornamento, disponibile direttamente sul sito ufficiale del Be Afraid Horror Fest V.

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I CORTOMETRAGGI

Prima della partenza vera e propria, alle 18:00 di Venerdì 24 Novembre, un assaggio di quello che sarà lo spirito del Be Afraid con una selezione tutta Canadese di sei cortometraggi. Animazione, post-apocalisse, splatter e mostri. Ottanta minuti di puro intrattenimento horror.

LA PRIMA SERATA DEL BE AFRAID HORROR FESTV

Ad aprire il festival invece, un film carico di passione per il genere, How to Kill Monsters (di Stewart Sparke), sequel di Book of Monsters (2018). La pellicola vede protagonista una vecchia conoscenza del festival Lyndsey Crane alle prese con la difesa di una stazione di Polizia presa d’assalto da orrende creature provenienti da un’altra dimensione. Distretto 13 incontra gli Antichi di Lovecraft. La serata prosegue con un found footage Black Metal tutto al femminile, dal Cile, Invoking Yell (di Patricio Valladares). Un gruppo di ragazze si addentra nel bosco con lo scopo di registrare e documentare il demo della loro band. Tanto sano metallo, riti pagani e leggende locali.

IL PROGRAMMA DEL 25 NOVEMBRE

Sabato 25 Novembre giornata intensa, quattro i titoli in programma, due dei quali Giapponesi. My Mother’s Eyes (di Takeshi Kushida) e The Sound of Summer (di Guy). Da una parte la tecnologia, la musica classica e il rapporto testo tra madre e figlia, dall’altra un’estate calda, l’uomo cicala e il corpo che si trasforma. Spagna e Stati Uniti completano la serata rispettivamente con Os Reviento (di Kike Narcea) e Faceless After Dark (di Raymond Wood). Nel primo troveremo un potentissimo Mario Mayo che spacca teste a destra e manca per proteggere la casa del padre appena deceduto. Nel secondo ci addentriamo nella follia crescente di Jenna Kanell (Terrifier) perseguitata da innumerevoli stalker e dal suo ruolo cult in un film slasher con protagonista un clown assassino (!).

IL PROGRAMMA DELL’ULTIMO GIORNO DEL BE AFRAID HORROR FEST V

Sempre quattro i titoli in programma l’ultimo giorno. Il gotico austriaco, Mother Superior (di Marie Alice Wolfszahn) che vede una giovane infermiera alle prese con antiche e oscure magie nel maniero Rosenkreuz. È Scozzese invece il film più chiassoso, sopra le righe ed esagerato del festival. Dick Dynamite 1944 diretto dall’ex chitarrista degli Exploited Robbie “Steed” Davidson. Bastardi Senza Gloria in salsa Troma dei bei vecchi tempi. Un cast assurdo che comprende Irvine Welsh (i lcelebre scrittore di Trainspotting), Noah Hathaway (il mitico Atreyu de La Storia Infinita) e decine di musicisti provenienti dalle band più disparate. Biohazard, Queens of the Stone Age, Suicidal Tendencies, Gorilla Biscuits. Si lascia l’Europa Continentale per tornare in Asia, ancora una volta in Giappone, con un nome che gli affezionati del festival sicuramente ricorderanno, Kenichi Ugana (Extraneous Matters, Visitors). Lo ritroviamo con una storia d’amore slasher, Love Will Tear Us Apart. Se nella canzone dei Joy Division il titolo era inteso in senso figurato, qui è decisamente letterale. Nel cast anche il mitico Akaji Maro nel ruolo di un improbabile e goffo sensei della difesa personale. Per chiudere in bellezza il festival e la giornata, si torna in Austria con 2551.02 the Orgy of the Damned (di Norbert Pfaffenbichler). Un Häxan sotto peyote dall’anima punk, quasi anarchica. Omaggio al cinema muto, musica elettronica esagerata, un rave di anime dannate.

CORTOMETRAGGI INTERVALLERANNO LE PROIEZIONI DEI FILM

Ad ogni proiezione è associato anche un cortometraggio di durata variabile ma mai superiore ai venti minuti. Qui si viaggia tra Norvegia e Finlandia, tra Olanda e Spagna fino ad arrivare in Italia. Due i nostri compaesani in concorso, Domenico Montixi con L’Isola dei Resuscitati Morti, lettera d’amore ai fasti del cinema di genere tricolore di un tempo che fu e Daniele Ciprì (Cinico TV, Totò che visse due volte) con La Fornace, post-apocalittico che prende a piene mani dal folklore Siciliano.

Affollatissimo anche il concorso sceneggiature, quest’anno più che mai, trenta i finalisti distribuiti in due categorie.

 



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